I Figli della Topa testimonianze

Di seguito potrete trovare la testimonianza di chi il libro lo ha letto.


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Mi aspettavo un libro che mi facesse emozionare come le canzoni di Zero, ma purtroppo non è stato così. La scrittura è interessante, ma a volte diventa troppo difficile seguirne il filo. Non lo consiglio a chi cerca un libro scorrevole.

Ogni racconto è un piccolo pezzo della mia vita da fan di Renato. Le emozioni, il desiderio di essere parte di qualcosa di più grande, sono raccontati in modo così sincero. Bellissimo!

Non so, ci sono passaggi che mi hanno affascinato, ma in generale non credo che il libro meriti tutta questa attenzione. È ben scritto, ma mi aspettavo un po' più di originalità nelle storie.

Accordino ha catturato la magia di Renato Zero in ogni pagina. La sua scrittura trasporta davvero nel mondo di chi ama l'artista e la sua musica. Ogni racconto è un piccolo viaggio.

Il libro ha un'energia incredibile, ma a volte mi sembra che Accordino vada troppo lontano con le sue descrizioni. Poteva essere più diretto, senza perdersi in troppi dettagli. Tuttavia, è comunque interessante.

Ero scettica inizialmente, ma poi sono rimasta davvero colpita dalla profondità emotiva dei racconti. Non è solo un libro per i fan di Renato Zero, ma anche per chi cerca storie che parlano di solitudine, speranza e desiderio di appartenenza.

Tutto Zero

12.07.2011

Ho ritrovato in questo libro lo spirito del primo Renato, quello tutto lustrini e pagliettes, ma ho anche compreso grazie all´analisi fatta dall´Autore, che ne ha estrapolato bellissimi racconti, che anche se oggi non si trucca e non balla come un forsennato, Renato resta fedele a se stesso. Forse piú imborghesito, ma sempre dalla parte di chi non...

Troppo forzato

20.06.2011

Sinceramente, non mi ha entusiasmato. Le storie sembrano troppo influenzate dall'immagine di Renato Zero, come se fosse più un esercizio di stile che un vero e proprio libro. Mi aspettavo più originalità.

Ho comprato questo libro attratto dal titolo non proprio ortodosso. Non sono affatto pentito di averlo fatto! Ho ritrovato dentro le suggestioni Zeriane del primo Renato, quello dei lustrini e delle Pagliettes, ma ho capito leggendo questi racconti, che il messaggio non é cambiato anzi, nelle nuove canzoni continua a parlare di amore, di vita, di...

Non sono sicuro di aver capito tutto. La scrittura è interessante, ma spesso troppo criptica. I racconti si rincorrono e la trama non mi ha mai preso davvero. Peccato, avevo aspettative più alte.

Accordino ha scritto un libro che è come una lettera d'amore a Renato Zero. Le storie sono bellissime, piene di passione e sofferenza, proprio come le canzoni che adoro. Questo libro è per tutti quelli che amano il cantautore e vogliono scoprire qualcosa di nuovo.