Chiara
Giannini nel suo libro - intervista "Io sono Salvini" sottolinea che, in realtà
il ministro fancazzista di ingiustizie ne ha subìte tante nella vita. Da quando
era piccolo: "All'asilo gli rubarono il pupazzetto di Zorro". Sì, il pupazzetto
di Zorro. Il dettaglio non poteva
rimanere inosservato. È bastato poco tempo perché #Zorro schizzasse fra i
trending topic. Qualcuno scrive: "Voleva diventare come Zorro, ma dopo il furto
ha ripiegato su Sancho Panza". Un altro: "Domattina, quando accompagnerò mio
figlio all'asilo, sarà mia cura accertarmi che nessuno dei suoi compagni abbia
un pupazzetto di #Zorro che qualcuno possa rubargli. È un'opera di prevenzione
che devo al Paese, già pesantemente punito a causa di un trauma del genere. Un
altro ancora: "Chiara Giannini è un genio, voleva fare un'apologia di Salvini
e, solo leggendo la prima pagina, lo stanno perculando dal Manzanarre al Reno.
Grazie Chiara, bacioni".
Si sa che gli italiani in quanto ad estro e
inventiva, nella buona e nella cattiva sorte siamo maestri indiscussi, ed ecco
quindi che ieri, durante il comizio fascio - sovranista di Milano, quando il
ministro dell'Interno ha iniziato a parlare, è stato sventolato da una finestra
del palazzo di fronte al palco uno striscione con la scritta "Restiamo
umani #stayhuman", da una persona vestita da Zorro. L'esibizione è durata
poco. Poi, secondo l'agenzia Dire, le forze dell'ordine sono salite sul balcone
e hanno requisito lo striscione. A Milano sono comparsi anche diversi
striscioni che facevano riferimento alla Z, la sigla che Zorro 'incideva' con
la sua spada. In seguito, è intervenuto
lo stesso Salvini: "Io adoro Zorro, non mi piacciono le minacce di morte
ma viva Zorro, mi piace Zorro ovunque e avevo dato indicazioni di lasciare
tutti al loro posto ovviamente tranne quelli offensivi. Le cose finché sono
scherzose mi piacciono". Sarebbe curioso
sapere cosa ci sia di offensivo nella frase "restare umani" e quale grande
minaccia di morte possa arrecare l'ironia di un uomo vestito da Zorro. A meno che
il ministro fanfarone non si riferisse alla sua morte politica, su cui molti di
noi ci auguriamo di poter cantare presto il panegirico.
Non stupisce che questo gesto abbia suscitato le
ire del ministro itinerante, specie dopo le polemiche, a dire il vero non molto
eclatanti perché sovrastate dalle urla delle scimmie urlanti di Salvini, sul
decreto sicurezza bis. Infatti, dopo il fantastico successo del decreto
sicurezza uno, quello che ha annullato i permessi di soggiorno per motivi
umanitari e di fatto creato migliaia di nuovi clandestini (che prima erano
regolarmente censiti ed in possesso di documenti e quindi nella piena possibilità
di integrarsi nel tessuto sociale del paese), il ministro molotov ha annunciato
di voler fare il bis. Domani quindi Salvini presenterà un nuovo decreto sicurezza
che prevede all'articolo uno multe fino a 5.500 € per ciascuno degli stranieri
trasportati. Il che è vero come dicono molti che è una azione contro gli
scafisti, ma come sostengono i piú, è una vera e propria ritorsione contro le
ONG che, fallito il tentativo di chiudere i porti e le confische, in questo
modo possono essere scoraggiate dal salvare i migranti in mare. È facile capire
quindi come quel "restiamo umani" sia stato per il ministro codardo una vera e
propria stilettata alla Zorro.