Da una parte abbiamo quelli che forse (lasciamogli il beneficio del dubbio) non si rendono conto di agire in modo scellerato: giornali, riviste scandalistiche, siti, gruppi su facebook, canali YouTube pronti a cavalcare l'onda della notizia del momento, senza curarsi delle fonti, dei fatti, delle evidenze e senza avere il rispetto non solo delle vittime, ma principalmente dei fruitori finali delle notizie, cioè i follower, i lettori, i consumatori finali insomma. Persone che pur di aumentare la propria visibilità, il proprio peso sociale, i propri introiti, sbatte il mostro in prima pagina, spesso senza accertarsi veramente né delle fonti né di cosa sia realmente accaduto. Previo poi pubblicare rettifiche e smentite in terza pagina o incolpando le proprie fonti. Ma ormai il danno è fatto: la notizia è stata data e la macchina del fango avviata.
I piú pericolosi però sono quelli che avvelenano i pozzi con sistematica e scientifica precisione, instillando nella gente la paura, il disagio, lo scetticismo. E in Italia abbiamo i campioni in questo sport: matteo salvini e giorgia meloni, esponenti di una alleanza politica che sta creando la propria base di consenso per un futuro governo (insieme raggiungono oltre il 40% delle preferenze, secondo dei recenti sondaggi). E sono proprio loro i principali avvelenatori di pozzi, che utilizzano la stessa tattica ad ogni notizia utile alla loro meschina propaganda. Come è stato per il caso Bibbiano (aiutati dal buon gigino gigetto, che ha definito il PD "il partito di Bibbiano"), la falsa notizia dell'elettroshock usato per fare il lavaggio del cervello ai bambini è stata lanciata nel pozzo (smentita in modo molto timido successivamente) per far montare la polemica in chiave anti-opposizione e anti-famiglie arcobaleno.