Ho trascorso anni della mia vita
cercando me stesso e la ricerca non è ancora conclusa e forse mai finirà. Ma in
questo percorso ho scoperto di essere forte mi sono fatto le ossa, temprate
dalle difficoltà. Ma a cosa serve essere forti se poi si fugge? A cosa serve
capire se poi ti devi nascondere? A cosa serve conoscere le cose, avere senso
critico se poi si tace davanti alla barbarie? Essere forti non vuol dire non
avere paura. Vuol dire andare oltre e lottare per i propri ideali, propri
diritti. Vuol dire andare oltre la paura degli insulti, delle botte, delle
violenze. Andare oltre e fare la propria parte. Usare quella forza che ci
spinge non per nasconderci ma per splendere. Perché quando splendiamo
illuminiamo gli altri e la nostra luce può liberarli.
Non è il momento di tacere, è il
momento di dire le cose come stanno, di non confondersi con chi grida "al lupo!
al lupo!" e poi il lupo è lui. Non possiamo abbassare la guardia. Ma non possiamo
neanche accettare che le cose vadano come sono sempre andate. Primo perché il
mondo si muove ed evolve. La storia, la civiltà, l'economia, non sono fissi,
cambiano e mutano e chi non cambia e muta muore. Il futuro è nelle nostre mani,
siamo noi a plasmarlo. Il destino è il pretesto dei falliti, di quelli che
lasciano che le cose accadano, che fanno vincere la paura. E che muoiono come i
conigli, spaventati. Non voglio che il mondo peggiori ma lotterò perché
migliori, perché sorga finalmente una nuova epoca in cui potremmo camminare
tutti a testa alta e non ci saranno uomini che condannino altri uomini solo per
dei preconcetti. Un mondo dove ladri e assassini sono in carcere e pagano le
proprie colpe, ma nessuno alza la mano contro chi ama, pensa e vive in un modo
diverso dal suo.
Non posso stare in silenzio per
tanti motivi, perché non posso più sopportare lo scempio che si sta facendo
dell'Italia, che negli ultimi anni è regredita sempre più a causa di governi
miopi e piccoli ma soprattutto perché gli intellettuali, le persone per bene,
sono sempre più in silenzio e non difendono i diritti propri e quelli degli
altri. Non posso più tacere, è il momento di cambiare e difendersi perché non
finisca come in passato. Il razzismo è stato sdoganato, è diventato normale.
Gli Omosessuali che chiedono rispetto e di essere difesi, sono diventati persone
che ostentano. La diversità di pensiero è vista come una guerra da diversi
esponenti della Chiesa e non si parla più di antagonisti, di avversari ma di
nemici da combattere. Come siamo arrivati a questo punto è presto detto: il
sonno della ragione genera mostri. Ed é da almeno vent'anni a questa parte che si
assiste ad un intorpidimento delle coscienze. Bisogna svegliarle! Bisogna
smettere di dire che la colpa è degli altri, che è colpa dell'Europa,
dell'economia, della politica. Sono solo scuse. Noi cerchiamo sempre di
addossare agli altri le nostre colpe, di aspettare che siano gli altri a fare
qualcosa, che siano gli altri a difenderci e a sostenerci. La realtà è che
quello che succede è anche colpa nostra e delle nostre scelte. Se tutti deleghiamo
ad altri, se ci deresponsabilizziamo, nessuno farà nulla per cambiare le cose.
E soprattutto, subiremo le scelte di altri, più furbi di noi, che cavalcheranno
l'indolenza dei più e cominceranno a dettare legge. Non possiamo permetterlo.
Io non posso permetterlo.