E proprio perché ho rispetto per un certo tipo di giornalismo, fatto con lealtà
e senza sotterfugi, con amore per la verità e per la cronaca, che certi titoloni
di certi giornali retti da persone che tutto possono essere definiti tranne che
Giornalisti, mi fanno incazzare come una biscia. Come gli ormai celeberrimi
titoli di Libero e simili, quotidiani che non amano tanto offrire notizie e
analisi dei fatti, quanto invece solleticare il nostro sistema nervoso per
invitarci a prendere posizione contro "l'invasione", o, più precisamente,
contro "l'invasore". È così che nascono titoli come: "Malaria
extracomunitaria", "Scabbia per due mila profughi", "i disturbi mentali di chi
arriva sul barcone", "allarme sanità in Italia: frontiere aperte a ebola,
lebbra e scabbia". Personaggetti squallidi e miserrimi come Vittorio Feltri,
Alessandro Belpietro, Mario Giordano macchiano tutta la categoria di un'onta
terribile, spacciandosi per detentori di verità scomode quando in realtá altro
non sono che meri manipolatori di informazioni. Il problema è che la platea a
cui si rivolgono, fatta pressocché di persone tenute nell'ignoranza e resi
deboli da un sistema dell'istruzione insufficiente e carente, abboccano ad ogni
loro provocazione e "notizia", perché completamente carenti di senso critico e capacità
di comprendere quale sia una notizia vera ed una Fake.
Questo "giornalismo" è ormai asservito al potere, non indipendente da esso.
Il perché lo spiega bene Tiziano Terzani: "il potere ti fagocita, il potere ti
tira dentro di sé! Capisci? Se ti metti accanto a un candidato alla presidenza
in una campagna elettorale, se vai a cena con lui e parli con lui diventi un
suo scagnozzo, no? Un suo operatore. Non mi è mai piaciuto. Il mio istinto è
sempre stato di starne lontano. Proprio starne lontano, mentre oggi vedo tanti
giovani che godono, che fioriscono all'idea di essere vicini al Potere, di dare
del "tu" al Potere, di andarci a letto col Potere, di andarci a cena
col Potere, per trarne lustro, gloria, informazioni magari". E quando il potere
si allea con il giornalismo, ecco palesarsi vecchi scenari che già la storia ci
ha presentato e per cui abbiamo pagato un caro prezzo: campagne denigratorie, Fake
news e vere e proprie ondate d'odio contro tutti. E in questo certi giornali
sono molto piú bravi di altri (anche se nessuno ne è completamente immune
purtroppo.