en-17. Alea iacta est
L´Europa è morta?
Non ho nulla da aggiungere rispetto alla concessione dei pieni poteri da parte del Parlamento ungherese al Presidente Orban. Non mi sperticherò in inutili paragoni tra lui ed Hitler, salito al potere con elezioni democratiche o a Mussolini, chiamato dal Re a formare il governo dopo la Marcia su Roma. Sarà la storia a dire chi aveva torto o ragione.
Ma vorrei che tutti noi ragionassimo su chi ha le colpe di questo immane disastro, di questa Caporetto dei diritti che ci vedrà, nei prossimi dieci anni, rischiare di scivolare nei marasmi della dittatura, della cancellazione dei diritti e nella distruzione. Perché se non ci svegliamo è inevitabile che questo accadrà. Che certi mali del passato ritorneranno a infettare l´Europa. Vedo i nuovi nazionalismi crescere alimentati da regimi dispotici e dittatoriali imbellettati di bontà. Vedo il vostro odio verso quelli che dovrebbero essere (e sono) nostri fratelli. Contro popoli che identificate con i loro governanti. Odio che cresce e si allarga e acceca, odio che non fa vedere i pericoli, odio che vi leggo negli occhi, nei vostri stupidi post. Odio figlio della vostra ignoranza. Voi vi state avviando verso una strada senza ritorno condannando i vostri figli e tutti noi ad una inesorabile e inevitabile estinzione. E ve lo dice uno che, molto probabilmente, sarà tra i primi caduti di questa guerra. Come omosessuale, come minoranza odiata e invisa da sempre alle dittature dispotiche (siano esse di destra o di sinistra) e come persona che cerca sempre di parlare per i diritti di tutti e l'esclusione di nessuno.
Dicevamo delle colpe di tutti. A partire dai governanti, incapaci di essere veri statisti, incapaci di guardare al di là dei propri interessi di partito o di regione, incapaci di guardare a quella umanità che dovrebbero in teoria guidare. Incapaci oltre ogni dire di essere leader dell'umanità. Vi abbiamo scelto, sostenuto e incitato, ma non siete stati capaci di perseguire il grande sogno europeo e mondiale. Invece di creare unità tra i popoli avete pensato solo al vostro tornaconto personale, creando una palude. L'allargamento ad est a paesi poco inclini alla democrazia come Ungheria e Polonia, il sistema dei veti incrociati, dell'unanimità, hanno gettato l'Europa in pasto alle dittature. Non dimenticatelo, è colpa vostra e se una storia ci sarà ancora da scrivere, non sarà indulgente con voi come non lo è stato in passato.
Ma la colpa è anche dei popoli che questi governanti li hanno eletti. Incapaci di comprendere dove stesse la qualità, incapaci di comprendere che il vero merito sta non in quel che si dice ma in quel che si fa. Che prima di parlare ed aprire bocca bisogna capire, comprendere, conoscere. Il popolo di tuttologi con il telefonino in mano, resi schiavi sì, ma soprattutto desiderosi di esserlo, pronti ad asservirsi al primo che carezza le vostre natiche gridando al nemico, incapaci di andare al di la di quel che si sa e di allargare le proprie conoscenze, incapaci di accettare che c'è qualcuno che ne sa di piú. Volgo volgare, rozzo e odioso incapace di accettare i diritti degli altri, convinti dell'esistenza di un dio che decide per voi. Incapaci di sganciarvi da una mentalità gretta, meschina, nazionalistica per pensare come umanità. Attaccati ai vostri privilegi fino alla morte. State condannando i vostri figli a rivivere le tragedie della storia. Se ci sarà un futuro, spero nessuno dimentichi la vostra ignominia.
Ma le colpe sono anche di chi sa o sapeva e non è riuscito a comunicare, di certa parte della scienza chiusa per anni in una torre d´avorio e che per spocchia, arroganza e incapacità di comprendere ciò che stava succedendo, ha permesso che la tecnologia restasse in mano al popolo senza guida e ignorante e che divenisse così la grancassa per certi movimenti antidemocratici. Quando la tecnologia è diventata di uso comune, quelli che sapevano si sono arroccati nelle università convinti che il sapere fosse solo ed unicamente li, concentrandosi sulla nobile arte dell'insegnamento ma lasciando andare in malora tutti quelli che in quei templi non ci metteva piede mai. In quel momento stormi di persone ormai lontane da ogni forma di sapere e desiderosi di conoscere non hanno trovato altra fonte che le notizie create ad arte da chi voleva solo il potere, affidandosi ai ciarlatani ed ai truffatori di mestiere. Per anni nessuno è andato sul campo cercando di contrapporsi all'ignoranza dilagante, nessuno è andato a divulgare (diffondere tra il popolo) su quel terreno nuovo, lasciando il popolo senza nessun punto di riferimento. Ma a cosa serve la conoscenza quando non si pensa in nessun modo a quelli che sono tagliati fuori dai canali della vera sapienza? Cosa importa essere esperti in qualcosa quando non si mette quella esperienza al servizio di chi ne ha bisogno? Quando infine qualcuno si è reso conto del pericolo era ormai troppo tardi: il seme della discordia, l'ignoranza e la paura dilagavano. Il virus ha solo dato l'ultima spallata. Per questo atteggiamento spocchioso e irritante anche voi siete colpevoli. Il sapere chiuso nelle scuole brucerà nelle prossime dittature che verranno.
Stiamo attenti, non abbassiamo mai la guardia, il rischio è reale, lo è sempre! quando la guerra arriverà sui vostri pianerottoli a bussarvi alla porta, quando chiederà il suo tributo di fame, violenza e distruzione, ricordatevi di questi tempi, di quando tutto è cominciato. Guardate ai vostri figli e ricordatevi che voi, ignoranti e rozzi, insieme agli ottusi governanti incapaci di vedere oltre il proprio naso, avete permesso questo. Vi state consegnando in mano ai vostri aguzzini, distruggendo un sogno che ci ha portato pace, prosperità e longevità.