La teoria fu elaborata dal negazionista austriaco Gerd Honsik (condannato in due occasioni, nel 1992 e nel 2009, per avere pubblicamente negato la verità storica dell'Olocausto) nel suo libro Addio Europa, attraverso un'opera di selezione, rielaborazione e decontestualizzazione delle idee di Kalergi. Honsik rilesse concetti espressi da Kalergi in chiave di annullamento delle identità nazionali e locali, d'imposizione del meticciato etnico e di «genocidio» dei popoli europei per sostituirli con quelli asiatico-africani al fine di ottenere un'etnia indistinta di docili consumatori piegati al mercato e al desiderio di dominio mondiale da parte di non meglio precisate élite economiche. Nonostante nel citato Praktischer Idealismus Kalergi si limiti alla critica di tesi quali quelle della razza superiore della mistica nazionalista tedesca e del superuomo nietzschiano, Honsik suggerisce che ivi si possano leggere le linee del presunto piano da lui denunciato: in realtà, lungi dal teorizzare nel suo Pan-Europa un'egemonia elitaria, Kalergi ipotizza unicamente un'unione confederata di Stati tra le diverse potenze europee con la garanzia reciproca della sovranità individuale e il rispetto delle diverse culture europee, in controtendenza agli ideali imperialistici e totalitari dell'epoca.
Nel secondo decennio del XXI secolo alcuni fattori, tra i quali la perdita di posti di lavoro non specializzati e il calo della stabilità economica in Europa a seguito della recessione del 2007 - impattante in maniera più o meno pesante su tutte le economie continentali - nonché l'afflusso in Europa di centinaia di migliaia di rifugiati e di migranti africani e asiatici in fuga dalle guerre e dalle precarie condizioni economiche, hanno favorito la diffusione delle teorie di Honsik, soprattutto tra le persone più colpite dagli effetti della crisi economica.In Italia il tema ha trovato sponda in una vasta galassia politica di destra fin dal 2015, inizialmente su un pamphlet di Matteo Simonetti poi, a seguire, tramite la Lega Nord per voce del suo leader Matteo Salvini, attraverso gruppi populisti e commentatori di un certo rilievo mediatico come Claudio Messora (all'epoca responsabile della comunicazione del Movimento 5 Stelle al Senato e al Parlamento europeo), Diego Fusaro (saggista attestato su posizioni di critica della modernità e del capitalismo) o il giornalista e scrittore Magdi Allam (attestatosi, dopo la conversione al cristianesimo, su posizioni di denuncia di supposti cedimenti dell'occidente all'Islam). Anche in Austria, più recentemente, la suggestione anti-Kalergi ha trovato terreno fertile negli ambienti di destra: uno degli esponenti più in vista del Partito della Libertà, Heinz-Christian Strache, all'epoca vicecancelliere (dimessosi nel maggio 2019 per un affare di corruzione) paventava un programma di rilancio della natalità nel Paese ispirato ad analoghe politiche ungheresi di Viktor Orbán, definito come «il paladino dei popoli europei decisi a preservare in eterno le loro tradizioni e la loro civiltà e che non si arrendono alla prospettiva di essere rimpiazzati dagli africani e dai musulmani».